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Sabato 13 e domenica 14 luglio torna a Chiaravalle Centrale (Cz), l'appuntamento con "Grano nostro",  una manifestazione che punta a valorizzare i semi antichi. Mietitura a mano, panificazione, laboratori creativi sono solo alcune delle esperienze proposte.

Un tuffo nello straordinario mondo del grano, con atmosfere d’altri tempi, e un confronto aperto su cibo, benessere e su quanto sia importante preservare e coltivare i semi antichi. La quarta edizione di “Grano Nostro” spera, anche questo anno, di informare, offrire spunti di riflessione costruttivi e favorire incontri positivi per grandi e piccini. Ma anche di far divertire, attraverso improvvisazioni artistiche, e di far degustare un assaggio della bontà del grano delle nostre Terre.

L’evento è organizzato dall’Associazione culturale “I Sognatori” in sinergia con il progetto “Terre di Perré” e in collaborazione con la società agricola “Terra & Vita” dei fratelli Maio e Gea (Gruppo di crescita per l’Evoluzione Affettiva della Famiglia), che si occuperà di realizzare laboratori creativi per i più piccoli.

L’appuntamento è per sabato 13 e domenica 14 luglio a Chiaravalle Centrale, in contrada Piano Pietra, con un ricco calendario di incontri utili per confrontarsi sulla lavorazione antica e odierna dei nostri grani (a cominciare dal “Segria”, grano tenero coltivato dai nostri avi con eccellenti caratteristiche organolettiche) ma anche per comprendere una volta di più quanto è importante il cibo che mangiamo.

L’intento degli organizzatori della manifestazione è anche quello di creare un confronto fra tutti coloro che in qualche modo sono interessati alla produzione del grano: agricoltori, piccoli coltivatori, consumatori. Mettendo in risalto i motivi alla base dell’importanza della creazione di una filiera del grano sana e senza veleni.

Sabato 13 luglio si parte, alle ore 9, come sempre con la preparazione dell’impasto (con lievito madre) per pane e pizza (parallelamente alle ore 10 il primo laboratorio per bimbi: “Arte in farina”).

Il momento di confronto, che si aprirà alle ore 17, è a cura di Raffaele Leuzzi, medico oncologo, con cui si discuterà di cibo e non cibo, ovvero di cibo e salute.

Parallelamente, un altro laboratorio per i più piccoli, sempre alle ore 17: “Arte-riciclo in paglia”. Dalle ore 19 si cena, con pane e pizze a base di farina da grani antichi coltivati nel nostro territorio e macinati con mulino a pietra. Gli ingredienti saranno prodotti naturali e a chilometri zero. Per partecipare alla cena occorre prenotare.

 

Domenica 14 luglio sveglia prima dell’alba perché alle ore 5:30 del mattino si mieterà a mano il grano, dando vita ai canti che accompagnavano i gesti meccanici ma armoniosi dei nostri nonni e antenati, guidati anche questo anno dalle tonalità cantate dal gradito ospite Valentino Santagati.

A seguire vi sarà la colazione del mietitore e, alle ore 10, un prezioso momento informativo con Daniela Brunetti (“Il podere Collina del Vento”), che produce grani antichi sul Pollino.

Poi si farà la “pasta in casa” mentre dopo pranzo, alle ore 15 si provvederà a trebbiare il grano mietuto a mano e raccolto in covoni, con un’antica trebbia a fermo.

Come lo scorso anno, "I Sognatori" si avvalgono della collaborazione della società agricola “Terra & Vita”, che fornirà tutta la logistica per la lavorazione del grano, e di “Terre di Perré” Custodi di Sapori e di Saperi (progetto di autoproduzioni di cibo naturale con semi autoctoni calabresi), ispiratore teorico e pratico della manifestazione.

Per informazioni:

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 www.terrediperre.it