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Ritorna  Borgo Sonoro, con la sua  diciannovesima edizione, tra le Terre del Rubicone. Dal 25 luglio al  24 agosto 2019, 13 concerti in 12 luoghi del cuore,  nei comuni di  Roncofreddo, Borghi, Longiano, Mercato Saraceno, Montiano, Savignano sul Rubicone e Sogliano al Rubicone.

Guerzoncellos

Jazz, swing, folk, classica, eventi unici, progetti speciali  e un occhio rivolto alle collaborazioni interregionali: molto più di un festival musicale, un itinerario artistico - culturale, tra i borghi, le piazze,  le rocche, auditorium a cielo aperto delle Terre del Rubicone, tra musica  e balli e la bellezza della Romagna più vera. E per il primo anno le borse di studio Borgo Sonoro.

Ritorna così anche  la magia del festival itinerante tra i luoghi  tra i più suggestivi  di uno spicchio di Romagna che trasuda poesia.

Musica di qualità in ambienti insoliti, ma anche aggregazione tra le persone, scoperta dei luoghi e difesa delle tradizioni, senza dimenticare l’enogastronomia locale.

Infatti, a ogni data sarà possibile degustare i vini di cantine selezionate e la tradizionale cucina romagnola a cura delle pro loco o dei comitati.

Un grande evento, che con le sue quattro settimane  caratterizzerà l’estate del territorio delle Terre del Rubicone, e al contempo anche uno tra i primi progetti in rete che ancora oggi viene preso come esempio virtuoso.

I generi musicali sono consoni con i luoghi che ospitano il borgo: jazz, swing, folk e qualche incursione nella musica classica con un’attenzione ai giovani musicisti ai quali quest’anno saranno assegnate anche numerose borse di studio.

La prima borsa di studio Borgo Sonoro per musicisti di provenienza nazionale è stata selezionata direttamente dalla direzione del Festival e conferita al progetto San Marino Accordeon Ensemble. Il premio verrà consegnato il 25 luglio, serata inaugurale, a Monteleone al progetto “L’eclettismo della fisarmonica”,  evento unico realizzato per Borgo Sonoro 2019.

Altre tre borse di studio per giovani musicisti residenti nei territori del festival, verranno assegnate tramite un bando.  I vincitori avranno anche l’opportunità di suonare nell’ultima data del Festival.

La direzione artistica è affidata a Valeria Mordenti che oltre alla competenza musicale e progettuale è una grande amante del territorio del Rubicone.  «Prima di qualsiasi cosa - ha dichiarato - è la passione che mi spinge ad occuparmi di questo importante progetto, avendo conoscenza del territorio, e delle piazze lavoro sui generi consoni al luogo,  l’intento è quello di rinnovare ad ogni serata la magia del Borgo con buona musica e convivialità, creando una dimensione dove sentirsi bene, sentirsi a casa e stare bene. Percezione che l’affezionato pubblico di Borgo Sonoro sente e che ci gratifica con la sua numerosa presenza. Quest’anno sono particolarmente orgogliosa perché sono riuscita ad attivare il progetto delle borse di studio alle quali stavo pensando da un paio d’anni, in quanto  credo molto nel valore e nelle potenzialità dei giovani».

Filippo Gambetta

Borgo sonoro è un progetto corale di musica, aggregazione e valorizzazione, di amministrazioni che  insieme fanno squadra. L’organizzazione anche quest’anno ha riunito   sette amministrazioni comunali, undici associazioni dedite all’accoglienza e dodici cantine vinicole per le degustazioni, calendarizzato i laboratori didattici di costruzione di oggetti musicali con materiale di riciclo  e come ogni anno allestirà le bellissime mostre a cielo aperto con le tele disegnate a mano della Stamperia Pascucci.

Per il primo anno Borgo Sonoro si mette in rete con MusicaStrada Festival in Toscana per il concerto degli Agua Madera del 6 agosto a Sorrivoli, gruppo argentino in tour per la prima volta in Italia. Questo, assicura la direzione artistica, sarà solo l’inizio di proficue collaborazioni che oltre a dare linfa nuova sarà anche stimolo per progetti turistici all’insegna della bellezza e della buona musica.

Ogni anno l’immagine guida di Borgo Sonoro è affidata a un’opera di Ilario Fioravanti e quest’anno è la volta di “Giocoliere con il fuoco”, terracotta policroma del 2002.

La rassegna è sostenuta dalla Regione Emilia Romagna.