Gentile utente, questo sito utilizza i cookies per migliorare e facilitare la tua esperienza di navigazione e per fornirti servizi ed annunci in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, premendo su Accetta o proseguendo la navigazione all'interno del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Sarà la poesia a segnare lunedì 10 agosto l'approdo finale della rassegna di eventi culturali "Attorno al Museo", voluta dall'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica per trasmettere la memoria viva e rinnovare la richiesta di verità e giustizia attraverso i differenti linguaggi dell'arte.

Una performance dei Cantieri meticci

In occasione del quarantesimo anniversario della strage, questo momento di alto ed emozionante impegno civile si declina in un'inedita veste scenica con l'evento di teatro e poesia "Dispersi. Un ponte di poesia tra Bologna e Palermo", a cura di Niva Lorenzini, che unirà idealmente in'unica trama lirica le due città che il volo dell'aereo DC-9 Itavia, decollato da Bologna il 27 giugno 1980 alla volta di Palermo e precipitato al largo di Ustica con a bordo 81 passeggeri, avrebbe dovuto collegare.
La serata vuole essere nello stesso tempo, simbolicamente, un omaggio ai tanti Dispersi nel Mar Mediterraneo.

Accanto ai contributi artistici elaborati, a Bologna, da Cantieri Meticci con la regia di Pietro Floridia e, a Palermo, da vari attori guidati da Stefano Randisi e Enzo Vetrano, il comune sentimento di solidarietà e fratellanza sarà sottolineato dall'eccezionale partecipazione all'evento delle più alte autorità civili e religiose delle due città - Virginio Merola (sindaco di Bologna), Matteo Maria Zuppi (cardinale arcivescovo di Bologna), Leoluca Orlando (sindaco di Palermo), Corrado Lorefice (monsignore Arcivescovo di Palermo) - che affiancheranno Daria Bonfietti, presidente Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica nel dovere della memoria.
Il programma della serata è organizzato con il contributo del Comune di Bologna e del Comune di Palermo.

Nell'ambito della main media partnership con la Rai, il canale all-news RaiNews24 dedicherà ampi spazi informativi all'evento trasmettendone in diretta alcuni momenti salienti.
Grazie al sostegno delle sedi regionali Rai, il pubblico bolognese e quello palermitano potranno seguire in diretta video i due momenti distinti in cui si articola la serata, attraverso gli schermi allestiti accanto ai palcoscenici nelle due città.

Si inizierà alle ore 21.15 a Bologna, nel Parco della Zucca,  antistante il Museo per la Memoria di Ustica, con il prologo di un intervento registrato del sindaco di Bologna, Virginio Merola che legge un brando tratto dal racconto "Unreported Inbound Palermo" dalla raccolta "Staccando l'ombra da terra" di Daniele del Giudice.

Seguirà, con la regia di Pietro Floridia, l'intervento performativo di Cantieri Meticci, collettivo di artisti di base a Bologna impegnato nella ideazione e realizzazione di spettacoli, laboratori di teatro di comunità e progetti di riqualificazione urbana che coinvolgono cittadini, migranti, richiedenti asilo e rifugiati. In contrappunto alle loro azioni, il cardinale  Matteo Maria Zuppi e Daria Bonfietti leggeranno rispettivamente, il primo, il Salmo 17, splendido carme sul destino di Davide, re modello e fedele servo del Signore in un canto di festa che esprime l'ammirazione, la riconoscenza e la gloria di Dio e due brani di Dietrich Bonhoeffer, pastore luterano tedesco che fu una figura centrale nella lotta contro il regime nazista, morto impiccato il 9 aprile 1945 per ordine di Hitler, e la seconda, un brano tratto dalla sceneggiatura scritta da Andrea Purgatori, Stefano Rulli e Sandro Petraglia per il film "Il muro di gomma" di Marco Risi.

Una performance dei Cantieri meticci


I testi poetici scelti per la notte di San Lorenzo abbracceranno le tradizioni culturali più disparate e, sullo sfondo del mito di Iside e Osiride narrato da Plutarco, si incastoneranno in 4 movimenti/azioni sceniche dai seguenti titoli: dispersione, ricerca, ricucitura, rinascita.
Sulla scena, attori anch'essi "dispersi diasporici", ovvero originari delle più disparate provenienze, si muoveranno in una scenografia fatta di grandi reti da pescatori, simbolo quanto mai mediterraneo di interrelazioni e trame, che attraverso laboratori partecipati guidati dagli artigiani e scenografi di Cantieri Meticci, i cittadini hanno trasformato in grandi mappe tessili: testimonianze della bellezza dell'intreccio tra sensibilità ed esperienze di vita molto eterogenee.

Nei Cantieri Meticci la parola "dispersi" fa risuonare qualcosa di molto antico: il gesto di una sorella instancabile nell'andare alla ricerca dei pezzi del fratello dispersi, la sua determinazione nel ritrovarli, ricomporli insieme fino a ridonargli almeno per un attimo la vita. È il mito di Iside e Osiride. È la capacità tutta femminile di rigenerare la vita a partire dalla morte. È la spinta al congiungere che si contrappone a quella dello smembrare. Nasce nell'antico Egitto, mondo in cui Tifone, dio della siccità, sgretola, ma Iside, terra, si ricongiunge a Osiride, Nilo, e nuovamente la vita si rinnova.

A maggior ragione se pensato in connessione con il quarantesimo anniversario della Strage di Ustica, tale mito riverbera onde di significato a livelli molto diversi: dalla sfera intima a quella sociale, dal farsi metafora della capacità della memoria di tenere in vita il perduto fecondando il presente, al rappresentare un modello al femminile, capace di tenere testa e battere un maschile sempre più soltanto disgregante. Ma è altresì importante per Cantieri Meticci perché racconta che la nostra identità non è qualcosa di fisso e immutabile e puro bensì un movimento di trasformazione: Iside infatti giunge dall'Africa ma in quel grande grembo di mescolamento che era il mare di mezzo - oggi al contrario muro e tomba - ha incontrato la civiltà greca e quella cristiana divenendo anche da noi, nella sponda nord del Mediterraneo, la dea protettrice di chi si mette in mare.

Alle ore 22 il filo del ricordo passerà a Palermo dove, nel Loggiato di San Bartolomeo, il sindaco Leoluca Orlando leggerà "X agosto" di Giovanni Pascoli, la più celebre poesia sulla notte di San Lorenzo, i cui dolenti versi dall'afflato cosmico, scritti dall'autore in seguito all'uccisione del padre, suggellano ogni anno la conclusione della manifestazione simboleggiando il ricordo delle vittime della strage.

Stefano Randisi ed Enzo Vetrano

Il viaggio della memoria attraverso le voci della poesia proseguirà con gli interventi in scena degli attori Serena Barone, Ester Cucinotti, Maria Cucinotti, Rosario Palazzolo, Sabrina Petyx, Stefano Randisi, Enzo Vetrano che, con la regia di questi ultimi due, leggeranno brani originali scritti per l'occasione.

Il momento finale della serata è affidato all'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, con la lettura di un salmo dedicato alla memoria di tutti i dispersi nel Mar Mediterraneo e alle vittime della Strage di Ustica.
 
In occasione dell'evento, il Museo per la Memoria di Ustica, che conserva i resti recuperati del velivolo DC9 e l'installazione permanente A proposito di Ustica concepita dall'artista Christian Boltanski in ricordo delle 81 vittime, osserva un'apertura straordinaria dalle ore 20 alle 23, con una visita guidata gratuita alle ore 20 a cura del Dipartimento educativo Mambo.

Inoltre, fino al 10 agosto 2020, presso il museo è visibile il video "Ancora... Polvere", con la regia di Daniela Micioni e la consulenza artistica di Bruno Cappagli, realizzato da La Baracca - Testoni Ragazzi e l'Associazione Arte e Salute Onlus, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell'Azienda Usl di Bologna.

"Ancora... Polvere" coinvolge gli attori di Arte e Salute Ragazzi, affiancati da alcuni studenti e studentesse del Liceo Copernico di Bologna e dell'Istituto Galilei di Palermo, e vuole essere una testimonianza artistica, un omaggio per il 40° anniversario della Strage di Ustica, che parte dal materiale raccolto negli anni scorsi per la produzione di attività laboratoriali e performative programmate con l'Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica.

Un video che, ancora, parla di polvere. Di polvere che ha avvolto il corpo dello Stato e delle istituzioni. Di polvere nera, che toglie il respiro. Ma anche di una cittadinanza che non si ferma, e chiede verità e giustizia, rivolgendosi a chi dovrebbe garantirle.
Polvere che si trasforma e da 40 anni entra nell'ingranaggio di chi per tutto questo tempo ha coperto, insabbiato e depistato, per bloccare, smontare, e cercare di far emergere una verità per troppi anni nascosta.

L'ingresso alla serata è a offerta libera. La prenotazione è obbligatoria.

La rassegna "Attorno al Museo" è promossa dall'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica con Regione Emilia-Romagna, Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Istituzione Bologna Musei / Mambo (Museo d'Arte Moderna di Bologna) / Museo per la Memoria di Ustica, Comune di Bologna-Quartiere Navile e fa parte di Bologna Estate 2020, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna - Destinazione Turistica.

Il programma completo degli appuntamenti di "Attorno al Museo" è disponibile sul sito www.attornoalmuseo.it.