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In occasione del decennale della morte  di Sharo Gambino, scrittore e giornalista, che ricorre il 25 aprile, la sua Calabria, del quale ne è stato fine e attento  narratore,  ne tributa la figura con due importanti appuntamenti culturali.

Si parte da Serra San Bruno (Vv),  dove Sharo Gambino, nato a a Vazzano (Vv) il 7 gennaio 1925, trascorse la sue esistenza.

Il Comune ricorderà l’intellettuale calabrese,  con un evento che si terrà martedì 24 aprile, alle ore 18, a Palazzo Chimirri. Registrerà  gli interventi:  del primo cittadino, Luigi Tassone, della moglie dello scrittore, Melina Ceraso, del dirigente dell’Istituto d’istruzione superiore “Luigi Einaudi” di Serra San Bruno, Antonino Ceravolo e del responsabile della comunicazione esterna di Rubbettino Editore, Antonio Cavallaro

Modererà  il giornalista Sergio Pelaia. Nell’occasione sarà proposto anche  un ricordo fotografico, curato da Franco Gambino, fratello dello scrittore.

Appuntamento a Stefanaconi (Vv)  il 25 aprile  alle ore 18.30, presso la Biblioteca comunale.
A tracciarne il ricordo saranno: il Sindaco di Stefanaconi, Salvatore Solano, la docente e scrittrice Titti Preta,  il direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Gilberto Floriani e la moglie dello scrittore, Melina Ceraso.

I lavori saranno coordinati dal giornalista Salvatore Berlingieri. Le artiste Sabrina Consoli e Alessandra Itria concluderanno la serata con brani di musica popolare.

La carriera letteraria di Sharo Gambino ebbe inizio con un racconto a  fumetti “Tragico destino” che riscosse da subito successo.

All'incontro con la realtà sociale della Calabria  s’ispira: “Sole nero a Malifà”, il suo primo romanzo.

Del 1980 è il recital radiofonico “Vizzarro”, trasmesso dalla Rai. Del 2003 il recital tratto dal libro “U Vizzarru”, portato in scena al Castello normanno-svevo di Vibo Valentia  da due straordinari interpreti, Paola Gassman e Ugo Pagliai.

In campo letterario pubblica, ancora, un’antologia della letteratura calabrese e le antologie di poesia popolare “Guvernu puorcu, latru e camburrista”, “Natali ‘i ‘na vota”“Venerdì e Domenica” che costituisce uno studio antropologico sui cibi, le tradizioni, le disponibilità alimentari e i desideri nell’ambito della storia economica e sociale della Calabria.

La sua ultima fatica, “Calabria erotica”,  rappresenta uno studio antropologico e sociale, sotto la duplice “trasgressione” dell’eros e della poesia popolare.
Tra  la sua intensa produzione letteraria  si annoverano:  i romanzi “Fischia il sasso”, “In nome del re schiavo”, “Plot”“L’ombra sua torna”, i racconti: “Il sesso dei gatti”, “L’ospite”, “All’ombra di Trentinella” e “La ragazza del fiume”  e  testi teatrali.

Sharo Gambino rappresentò,  anche,  un autorevole firma del giornalismo, attraverso saggi e collaborando con giornali e riviste storiche: “Il Messaggero”, “Il Tempo”, “La Gazzetta del Sud”, “Il Corriere Calabrese”, “Il Gazzettino dello Jonio”, “Quaderni Calabresi” e “Il Giornale di Calabria”. Quarantennale è stata la collaborazione con Radio Rai.
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