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In questo periodo di emergenza virus l'artista calabrese Antonio Tropiano ha avviato una raccolta fondi a sostegno del Policlinico universitario Mater Domini di Catanzaro, per l'acquisto di attrezzature mediche e materiale sanitario indispensabili per la lotta al Covid19.

L'opera Exodus donata dall'artista Antonio Tropiano

Lo scultore di Santa Caterina (Cz) ha voluto donare una delle sue opere per avviare la campagna di raccolta fondi #Anchedacasa.

La scultura donata sarà consegnata all'ospedale beneficiario del ricavato, che provvederà a trovarle un'adeguata collocazione come simbolo dell'aiuto offerto  in un momento drammatico della nostra storia collettiva.

«Quando decisi di scolpire "Exodus", eravamo in piena emergenza migratoria. Immaginai che un giovane del Centrafrica che non aveva mai visto il mare, si fosse incamminato a cercare il proprio riscatto attraversando il deserto e ogni tipo di altra avversità. Giunto in Libia, dopo mesi di carcere e torture, fosse stato caricato di notte su una di quelle carrette dalle quali, davanti alle coste di Lampedusa, uno scafista senza scrupoli lo avesse scaraventato giù.

E così il suo primo contatto col mare sarebbe stato un momento di disperazione e di morte: e quella solidità, ecco perché il tronco di cipresso, dell'Occidente in cui aveva creduto si sarebbe sgretolata sotto i suoi piedi, liquifacendosi e consegnandolo agli abissi. Purtroppo per migliaia di persone andò proprio così.

Ma qualche settimana addietro, riguardandola, mi sono accorto che il mio, il nostro piede oggi non è affatto diverso da quello: costretti dalla paura e dalla nostra vulnerabilità, le convinzioni su cui si poggiava il nostro benessere si sono improvvisamente incrinate sotto i colpi di un microbo che, rispondendo solo a quelle leggi di una Natura che abbiamo smesso di ascoltare, è giunto a mettere in discussione persino il nostro esistere. Scolpii quel piede sentendo di fare la cosa giusta. Ora so di non aver sbagliato».

Per partecipare basta collegarsi alla piattaforma web internazionale “GoFundMe” con relativa campagna social attraverso il link http://gf.me/u/xs466f