Gentile utente, questo sito utilizza i cookies per migliorare e facilitare la tua esperienza di navigazione e per fornirti servizi ed annunci in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, premendo su Accetta o proseguendo la navigazione all'interno del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Un'atmosfera medievale connoterà il caratteristico borgo di Arena (Vv), il 10 e 11 agosto. Dame, cavalieri, sbandieratori, giocolieri, buttafuoco, ne animeranno le vie. Spazio anche all'arte, ai saperi e al gusto.

Paesaggi incontaminati, luoghi antichi che vibrano di storia e di memoria, case di pietra che custodiscono, intatta, la possanza di tradizioni millenarie fatte di racconti, riti, leggende, il ricordo mai sopito delle vie in festa in cui al suono di lire e pipite si rallegrano gli animi di grandi e piccini, racchiudono in sé un fascino intramontabile ed ineguagliabile, presentandosi agli occhi del mondo come un autentico scrigno di tesori che rendono unico un territorio e le sue genti.

L’atmosfera intatta dei borghi antichi, di cui l’Italia intera è straordinariamente ricca, assumono nei nostri territori volti ancor più belli, frutto di contaminazioni tra popoli che, qui da noi, hanno dato vita alle espressioni più belle.

I piccoli borghi, “le radici del futuro”, sono custodi di un’economia della bellezza che, seppur attenzionata nei contesti più vari (ricordiamo che il 2017 è stato consacrato dal Mibact “Anno dei Borghi”), trova ancora difficoltà a dare piena voce alle potenzialità turistiche, agricole e dell’ospitalità che pure essa racchiude e porta con sé.

 Avendo fatto proprie le istanze di rinascita e rivitalizzazione del proprio borgo storico, il piccolo comune di Arena, un paesello dell’entroterra vibonese, darà vita, venerdì 10 agosto e sabato 11, ad una due giorni in cui l’atmosfera incantata e surreale di una cittadella medievale animata da sbandieratori, giocolieri, buttafuoco, dame e cavalieri, proietterà i partecipanti in una dimensione di vita passata proiettata ad un futuro sostenibile.

La tappa che “La Castellana d’Italia” farà ad Arena venerdì e il "Palio delle contrade normanne" organizzato per sabato sono il segno chiaro ed incontrovertibile della volontà, da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Antonino Schinella, di leggere ed interpretare i bisogni di piccole comunità premontane che rischiano, sempre più, lo spopolamento e l’abbandono.

Castello di Arena (Vv), foto di repertorio

L'operosita dei consiglieri ed assessori tutti, ma più specificamente di Francesco Sorbara, responsabile della delega a Turismo e Cultura, hanno consentito all’associazione Unicram, presente sul territorio nazionale nella persona del presidente Giuseppe Emilio Bruzzese, di scendere in campo per allestire ed organizzare la cittadella medievale in tutti i suoi aspetti e nelle più varie sfaccettature.

La collaborazione dell’associazione di promozione sociale MedExperience, nata con l’autorevole patrocinio del Club per l’Unesco di Vibo Valentia, presieduto da Maria Loscrì, consentirà di dare voce alle comunità

locali che anche ad Arena, così come in occasione di diversi appuntamenti nazionali ed internazionali, troveranno l’opportunità di esprimere il meglio di elementi culturali che, pur essendo parte integrante di patrimoni di inestimabile valore, spesso trovano difficoltà ad avere adeguata considerazione per scellerate politiche di distruzione sociale, oltre che culturale ed economica.

La Via dell’Arte”, “La Via dei Saperi”, “La Via dei Sapori”, regaleranno al borgo storico di Arena, alle comunità presenti e a tutti i protagonisti delle serate, momenti di intensa partecipazione al nostro “essere stati”, ma con la chiara consapevolezza di avere, oggi, l’incarico di essere depositari di tesori che abbiamo tutti, nessuno escluso, la responsabilità di custodire e tramandare alle generazioni a venire.