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San Francesco di Paola, patrono della Calabria e protettore della gente di mare, è fra i santi più venerati al mondo. Sulla costa tirrenica vibonese la tradizionale festa nelle giornate del 21 e 22 luglio.

San Francesco di Paola

Da oltre cinquecento anni, devoti e fedeli di ogni età, donne, bambini, uomini dai mille volti e dalle storie più varie e più articolate, compiono, ritualmente, i viaggi della speranza verso i luoghi di culto del grande taumaturgo, nella speranza di attraversare, per la sua intercessione, il mare delle difficoltà e dei mali di questo mondo per giungere alla luce della pace e della salvezza.

La Calabria, terra feconda di riti e di santi, ha da sempre onorato la vocazione del suo popolo verso misticismo e fede, attraverso celebrazioni e rievocazioni che richiamano fedeli da ogni dove.

Particolarmente suggestive, in tale contesto, sono le feste di mare dove la tutela e la valorizzazione di patrimoni culturali immanenti alle comunità assumono un significato straordinariamente coinvolgente, dove tutti e ciascuno si sentono parte integrante di un sistema di riti, tradizioni, credenze popolari, fede autentica, emozioni pure che si annullano nel singolo per diventare parte integrante del tutto.

La festa della gente di mare organizzata, nella sua ventiseiesima edizione, sulle coste del tratto tirrenico vibonese che, dal comune di Pizzo, danno ingresso all’intera Valle dell’Angitola, sarà, nelle giornate del 21 e 22 luglio di quest’anno, un momento particolarmente rilevante nella storia delle comunità e dei territori locali.

Pizzo (Vv), costa tirrenica

Al momento squisitamente religioso del 21 luglio che da oltre un quarto di secolo, ormai, emoziona gli abitanti del luogo e i numerosi visitatori che accorrono per l’occasione, con lo sbarco della reliquia di San Francesco, la recita della preghiera del marinaio e il lancio della corona d’alloro in onore di tutti i caduti in mare. 

Si affiancherà una performance di storia, cultura, tradizioni di quell’area straordinariamente feconda della provincia vibonese che si identifica, da un punto di vista geografico, storico, antropologico nella zona che circonda il lago dell’Angitola ma che affonda le sue radici più autentiche nell’omonima fiumara la quale, insieme a tante altre della zona, ha reso fecondi e ameni i campi e i paesaggi di quei luoghi.

Protagonisti indiscussi della manifestazione organizzata per la seconda serata alla Capitaneria di Porto di Vibo Marina saranno proprie le genti dei luoghi dell’Angitola, i portatori di memorie e di saperi, di tradizioni e culture che incarnano quel genius loci che imprime il carattere di autenticità e unicità e che fa la differenza anche in termini di progettazioni culturali e socio-economiche di qualità, sostenibili e replicabili.

Hanno risposto all’appello lanciato dal Club per l’Unesco di Vibo Valentia, molte organizzazioni e associazioni locali, oltre ad imprese e istituzioni.

 

Porto Vibo Marina

Parteciperanno, infatti, le ProLoco di Pizzo, Vibo Marina e Monterosso, l’Associazione Famila De Rubro di Monterosso e MedExperience, l’Istituzione Castelmonardo di Filadelfia, la Confraternita San Francesco di Paola di Filadelfia, la Protezione Civile, l’Associazione Centro Sportivo Italiano, la Consulta Regionale del Volontariato, il Centro Servizi per il Volontariato di Vibo Valentia, l’Associazione Don Milani, il Centro di Cultura e Tradizioni Popolari di Francavilla, le aziende Santacroce, Ferrera, Carè, Eredi Mazzotta, Mancari e Serratore.

Daranno il via  all’evento, le giovanissime majorettes di Vazzano, un gruppo dalle spiccate qualità artistiche e manageriali.

L’appuntamento è per le ore 20 di lunedì 22 luglio alla Capitaneria di Porto di Vibo Marina.