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Con questo primo articolo inizia un appassionante itinerario per descrivere il proprio paese, curato dagli alunni del Progetto "Piccoli Reporter di viaggio" dell'Istituto comprensivo "Corrado Alvaro" di Chiaravalle Centrale, frequentanti il Plesso di San Vito sullo Ionio.

Lago Acero. Foto di Roberta Rigillo.

San Vito sullo Jonio è un caratteristico borgo dell’entroterra calabro, in provincia di Catanzaro, circondato dal verde delle montagne.

Sorge ad un’altitudine di 404 metri sul livello del mare.

Si distingue per la ricchezza delle acque, la limpidezza delle sorgenti e per la purezza dell’aria.

Il fiume più importante è lo Scorsone che attraversa il centro abitato.

Un’attrazione paesaggistica del luogo è il Lago Acero, un bacino artificiale creato negli anni Ottanta con funzione antincendio.  Il clima mite, mediterraneo, rende piacevole il soggiorno.

Le origini risalgono all’epoca normanna.
Il nome del paese deriva dal patrono San Vito martire. La ricorrenza si celebra il 15 giugno e la quarta domenica di ottobre, festa delle Reliquie.

Legata al santo patrono si tramanda la legenda di Murorotto, complesso di ruderi di una diga, che un tempo raccoglieva le acque dei vari torrenti.

Tra i luoghi di interesse c’è la filanda, che testimonia l’allevamento dei bachi e la lavorazione della seta; successivamente la stessa è stata adibita a fabbrica di liquori. Oggi ospita la sala consiliare del Comune ed eventi culturali.

 

 

Villa comunale. Foto di Laura Tino.

Nella villa comunale, a poca distanza dalla sua casa natale, possiamo ammirare la statua di Giuseppe Casalinuovo, poeta e avvocato, tra i personaggi più importanti del paese.

Le chiese principali sono: la matrice, dedicata a San Vito e quella dedicata alla Santissima Annunziata

Incerte sono le origini. Si sa che furono distrutte dal sisma che nel 1659 si abbattè sulla Calabria e poi riedificate.

Troviamo, ancora, i ruderi che testimoniano l’imponenza di un antico Convento Carmelitano risalente al 1500.

L’economia di San Vito è prevalentemente agricola. Una realtà storica attestata tutt’oggi dalla presenza di diversi mulini.

Tra i più caratteristici quelli appartenenti al Cavaliere Danieli, risalenti al 1700 in fase di restauro da parte degli stessi proprietari e oggi attrazione turistica.

Nel borgo sono presenti diverse attività artigianali. C’è un’ottima produzione lattiero-casearia. Il visitatore può approfittare della permanenza, per assaggiare gustose mozzarelle e provole.

San Vito è rinomato per la qualità dell’erica che cresce nei boschi con la quale vengono prodotte pregiate pipe.

 

Articolo redatto dagli alunni: Clelia Cardamone, Paola Casalinuovo, Barbara Coccoglioniti, Maria Coccoglioniti, Bakita De Rose, Gianni Dominelli, Siria Gironda, Domenico Parisi, Aurora Rauti, Roberta Rigillo, Noemi Sinisi, Denise Scolieri, Valeria Scolieri, Sofia Staglianò, Domenico Tino e Laura Tino, con la supervisione della professoressa Rosalba Macrì, tutor del progetto, e della giornalista Maria Patrizia Sanzo, quale esperta esterna.

 

 

 

 

Veduta panoramica del centro abitato. Foto di Roberta Rigillo.

 Scheda descrittiva di San Vito sullo Ionio


Il paese si trova ad un'altitudine di m. 404 sul livello del mare.

La sua superficie è pari a 17,17 kmq.

Il numero degli abitanti al 30 gennaio 2021 era   pari a 1656 persone. La densità abitativa è di 98,84 abitanti per kmq.

L'età media degli abitanti è molto elevata perché i giovani lasciano     il paese per andare a studiare altrove o per trovare    lavoro fuori regione. I due abitanti più longevi hanno rispettivamente 100 e 99 anni.

È presente un laghetto artificiale denominato "Acero".

Fiumi: il più importante è 1o Scorsone. Tra i principali, troviamo anche Tripomelingi, Canna Maria e Cangemi.    I Comuni confinanti sono: Chiaravalle Centrale, Cenadi, Olivadi, Petrizzi, Monterosso, Polia e Capistrano.

L'economia del territorio si distribuisce maggiormente tra esercizi commerciali, piccole imprese di artigiani e attività agricole.

 


San Vito sullo Jonio
raconté par nous

San Vito sullo Jonio est un village caractéristique de l'entreterre calabrais, situé dans la province de Catanzaro et entouré de montagnes vertes carectérisées par ses plantations d’oliviers.

Veduta panoramica. Al centro la chiesa matrice.

Ce village se trouve  à une altitude de 404 mètres au-dessus du niveau de la mer.

Il se  démarque par la richesse de son eau,  la clarté de ses fontaines et par la pureté de son air.

La rivière la plus importante est le Scorsone qui traverse son centre habité.

Un lieu de la region est reconnu pour son magnifique paysage: le lac Acero, un bassin artificiel créé dans les années huitante avec pour fonctionnalité de pouvoir remédier aux incendies.

Le climat est doux, méditerranéen et rend son séjour agréable.

Ses origines remontent de l’époque normande.

Le nom du village dérive du patrimoine  du martire prénommé San Vito. On le célèbre le 15 juin et le  quatrième dimanche d’ Octobre, fête des reliques.

 

 

 Paesaggio montano. Foto di Noemi Sinisi.

Lié a son saint patron, c’est la Légende du mur casé, in site de vestiges d’un barage, qui un temp récupèrait le eaux des diverse rivière.

Parmis les lieux d’intérêt, il y a la filanda qui t’émoigne l’élevage de vers a soie pour travailler la soie; par la suite se même endroit a été aménager pour la fabrication des liqueur.

Au jour d’aujourd’hui, la filanda accueuille la salle du conseil de la Commune et des évennements culturelle.

Sur la place Communale, proche de sa maison natale, on peut admirer la statue de Giuseppe Casalinuovo, poète et avocat, qui fait partie des personnage les plus important du village.

Les églises principale sont: la chiesa matrice, dédiée a San Vito et une autre dédiée à la Santissima Anunziata.

 

 

Ruderi del Convento Carmelitano. Foto di Roberta Rigillo.

Leurs origines sont incertaines mais l’on sait qu’elles furent détuites par le séisme qui dans en 1659 s’abat sur la Calabre. Elles ont été réédifiée par la suite.

A San Vito, on trouve encore des vestiges qui témoignent de la grandeur d’un ancien couvent carmélite remontant au XIVème siécle.

L’aspect économique de San Vito se caractérise principalement par l’agriculture.

La présence encore à l’heure actuelle de différents moulins témoignenet de cette réalité historique.

Parmi les plus caractéristiques, le moulin appartenant à Cavaliere Danieli date de 1700, il fut entièrment restructuré par les popriétaires eux-mêmes et devint aujourd’hui une attraction touristique.

Dans le bourg, olusieurs activités artistiques sont présentes. Il y a une grande production laitière.

Le visiteur pourra profiter pendant son séjour, de goûter de succulentes mozzarelle et provole.

 

Traduzione in francese a cura di Gianni Dominelli