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Enoteche in Italia: secondo  dati diffusi da Coldiretti la crescita negli ultimi cinque anni è del 13%, per un numero complessivo di punti di vendita che raggiunge oggi quota 7300. L'indagine segnala quindi a sorpresa un saldo positivo nonostante la crisi e le difficoltà del mercato interno italiano.

Questa fotografia rispecchia e conferma l'andamento registrato anche da Vinarius, l'Associazione delle Enoteche italiane, riferimento indiscusso per la diffusione della cultura del vino.

Le enoteche affiliate a Vinarius, che presentano rispetto all'intero panorama degli esercizi commerciali classificati come enoteche caratteristiche di maggior complessità in termini di numero di addetti (più di due addetti per singola enoteca) e con un fatturato singolo attorno a 350.000 euro di media, hanno registrato infatti negli ultimi 5 anni un aumento di fatturato medio per singola enoteca del 15%.  In aumento anche il numero dei soci sia in Italia (+15% rispetto al 2012) che all'estero, con sette enoteche associate e altre in valutazione.

«Osservando più da vicino i dati Coldiretti e quelli relativi alla nostra Associazione – spiega il presidente di Vinarius, Andrea Terraneo - emerge la crescente ricerca di qualità da parte dei consumatori italiani che vedono nell'enoteca il luogo preferenziale dove si esercita il commercio specializzato del buon vino. Questo dato è emerso anche dalla nostra recente indagine sull'andamento delle vendite durante il periodo natalizio che ha registrato come negli ultimi cinque anni siano aumentate le vendite in enoteca per tutte le tipologie analizzate (rossi, bianchi, spumanti e dessert) fino a toccare punte del +20% » .

Una base associativa sempre più ampia dunque in grado di convogliare al suo interno tutti coloro che intendono aumentare la propria conoscenza e professionalità in un settore dinamico e in continuo sviluppo. A ribadire in modo forte e definitivo l'importante ruolo che l'enotecario professionista sta sempre più rivestendo in questi anni, Vinarius ha accolto con soddisfazione e fortemente sostenuto la nascita dell'Associazione Enotecari Professionisti italiani (Aepi) che proprio a fine ottobre 2018 ha ottenuto di essere iscritta (unica associazione della filiera vino) nell'apposito elenco del Ministero dello Sviluppo Economico delle Associazioni che rilasciano l'attestazione di qualità e di qualificazione professionale dei servizi resi dai soci.

«In questi anni l'Associazione – continua il presidente Terraneo – sta investendo moltissimo sul tema della formazione, nella consapevolezza che solo attraverso un processo di evoluzione culturale nel mondo del vino può condurre ad un approccio intelligente e consapevole sul tema alimentare più in generale. A tal fine stiamo realizzando tutta una serie di attività che vanno dall'organizzazione di viaggi studio a stage di approfondimento nei vari luoghi di produzione al fine di creare tra enotecario e consumatore finale un rapporto e uno scambio sempre più stretto, attento e di qualità».

In questo contesto si inserisce il viaggio studio in Bulgaria, paese produttore di vino sin dall'epoca dell'antica civiltà tracia, che ha visto la partecipazione di 13 soci Vinarius alla scoperta di quattro cantine rappresentative del territorio: Orbelia, Orbelus, Villa Melnik e Villa Vinifera.