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Con uno fra i titoli operistici più amati del repertorio belcantistico, torna la lirica a Bologna dopo la lunga pausa imposta dalla pandemia con "L'elisir d'amore" di Gaetano Donizetti.

"L'Elisir d'amore", prove. Foto di Andrea Ranzi (Casaluci-Ranzi)

Sarà proposto in forma semi-scenica al PalaDozza dal 29 settembre al 7 ottobre con la direzione d'orchestra di Jonathan Brandani e la regia di Pablo Maritano, dà il via alla ripresa della Stagione d'Opera 2020 del Teatro Comunale di Bologna.

La nuova produzione è realizzata dal Comunale con l'Auditorio de Tenerife e con il Teatro dell'Opera e del Balletto di Tbilisi, teatri nei quali è già andata in scena nell'ambito del progetto "Opera(e)studio" finanziato dal programma Ue Creative Europe, che sostiene il settore culturale e creativo del continente.

A Bologna lo spettacolo viene proposto nell'ambito di "Opera Next", sezione della stagione collegata ad attività di alta formazione, e vede un cast di giovani interpreti: Maria Rita Combattelli e Sofía Esparza Jáuregui come Adina, Klodjan Kaçani e David Astorga come Nemorino, Alberto Bonifazio e Jacobo Ochoa Piedrahita nei panni di Belcore, Givi Gigineishvili e Matteo Andrea Mollica in quelli del Dottor Dulcamara, e Leonora Tess nella parte di Giannetta.

Le scene sono firmate da Serena Rocco, i costumi da Lorena Marin e le luci da Virginio Levrio; coach di canto è Giulio Zappa e maestro al cembalo è Hana Lee. L'orchestra e il coro (preparato da Alberto Malazzi) sono quelli del Tcbo.

«Il tema dell'opera è uno ed è costante: la ridicolizzazione del concetto di amore romantico – dice il regista Pablo Maritano –. È proprio sulla base di questa idea che la coppia formata da Adina e Nemorino si costituisce come una brillante replica comica di quella celebre composta da Tristano e Isotta: per la prima, contro ogni sacralizzazione, l'amore è una malattia necessaria che cerchiamo di curare infettando gli altri, quindi ricorrendo a falsi rimedi che ci aiutano a confermare la diagnosi. Come gli antieroi dei film muti, Nemorino ci mostra come la ricerca di una soluzione magica ai nostri problemi (tanto labili quanto quelli ridicoli) si nutre della fame umana dell'illusione».

Lo spettacolo recupera quello che sarebbe dovuto andare in scena lo scorso aprile: per l'ingresso restano quindi validi i biglietti già acquistati e gli abbonamenti alla Stagione d'Opera 2020. I biglietti sono in vendita online su www.tcbo.it, presso la biglietteria dell'Auditorium Manzoni (Via de' Monari, 1/2) dal martedì al venerdì dalle 12.00 alle 18.00 e il sabato dalle 11.00 alle 15.00 e - se ancora disponibili - la sera dell'evento presso la biglietteria al PalaDozza da 1 ora e mezza prima dell'inizio.

Informazioni su: http://www.tcbo.it/eventi/lelisir-damore-opera-next/