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Due appuntamenti connoteranno  la "Giornata della Memoria", al Munda - Museo nazionale d'Abruzzo:  il primo in in ricordo dei bambini di Terezin, una località  a nordest di Praga,  presso la quale sorse il  Campo di concentramento “Theresienstadt”,  il secondo coniugherà musica e narrazione.

Appuntamento domenica 27 gennaio 2019, alle ore 11 con la lettura di poesie  a cura  dei Servizi Educativi del Munda – Museo Nazionale d’Abruzzo e dell’Associazione D-Munda, in collaborazione con le classi V A e V B della Scuola primaria Mariele Ventre.

I bambini tenuti prigionieri nel campo di Terezin hanno lasciato numerose tracce della loro prigionia, ma anche della voglia di riappropriarsi della vita e della spensieratezza passate e sognate, come se l’espressione artistica fosse una sorta di medicina contro il male del presente.

Saranno i bambini di oggi, con le parole di quelli di ieri, a far rivivere il loro stato d’animo: dalla realistica disillusione fino all’esigenza di evasione.

Disegni, poesie e musica saranno i protagonisti di questo doveroso ricordo di  una delle pagine più buie della storia dell’umanità.

Appuntamento domenica 27 gennaio 2019, alle ore 18,con "L'invenzione della memoria", una rappresentazione di narrazione e musica Klezmer.  Vedrà in scena  Giada Santoro soprano, Alessandro Tarquini violino e chitarra e Manuela Del Beato narrazione.

Nei momenti più estremi la speranza può celarsi ovunque, anche in un piccolo battaglione di burattini colorati. Tratto dal "Il piccolo burattinaio di Varsavia" di Eva Weaver.

Nonno Jacob un professore ebreo di Varsavia, appena i tedeschi invadono Varsavia, cuce nel suo cappotto un intricato labirinto di tasche per nascondere gli oggetti più importanti.

Alla sua tragica morte il cappotto viene indossato da Mika, suo nipote, un ragazzo di 14 anni. Questa è la storia di un coccodrillo, un giullare, una scimmia, una principessa e un principe: i burattini che Mika, confinato nel ghetto di Varsavia, trova nel cappotto ereditato dal nonno, un cappotto che si rivela magico, pieno di tasche e nascondigli, in cui potranno essere celati molti altri segreti.

E’ con questi che Mika inizia la sua storia di piccolo burattinaio di Varsavia. Presto il cappotto diviene il vascello della salvezza per molti bambini ospiti dell’orfanotrofio che vi vengono miracolosamente nascosti al suo interno e salvati dalla guerra e dalla morte certa. La rappresentazione è a cura dell’Associazione Culturale Dedalus-Compagnia teatrale (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).


Per informazioni: www.musei.abruzzo.beniculturali.it/, pagina social  www.facebook.com/polomusealeabruzzo/